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Gian Paolo Scano è autore di numerosi saggi ed articoli, tra cui si possono elencare:

libro mente del corpo 258x258 La mente del corpo: intenzionalità e inconscio della coscienza, FrancoAngeli, Milano (2015)

L'inconscio esiste davvero? La mente funziona realmente secondo il modello disegnato da Freud più di cento anni fa?
La psicoanalisi, oltre al suo luminoso passato, ha anche un presente?
E soprattutto avrà un futuro? Quale? Come? Perchè?...

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Vincolo e significato, Ricerca psicoanalitica, XXXIII, s, 2022.
Leggendo Freud: nascita, costruzione e sviluppo della teoria psicoanalitica, Susil Ed, 2020.
L'improbabile alambicco, ovvero lo strano caso dell'identificazione proiettiva, Ricerca psicoanalitica, XXVII, 2, (2016)
Narrazioni e narranti: verso una teoria generale dell’interazioneterapeutica, in G. Cavicchioli (a cura di), Io-Tu-Noi (2013)
L’intersoggettuività duale e gruppale in psicoanalisi, FrancoAngeli, Milano, 2013.
Il contesto del soggetto, Unipress, Padova (2012)
“L’araba fenice e il tempietto dei perfidi lari”, Ricerca psicoanalitica, XXI, 3, 77-96 (2010)
“Emozione e significato. Contributo a una teoria psicoanalitica dell’emozione e della motivazione”,
Psicot. Sc. Um., XLII, 4, 499-522 (2008)
“Scienza e singolarità”, Psicoterapia, 34-35, 31-36 (2008)
“La soggettualità del vivente: la nozione di soggetto e l’Io della mente”, Ricerca psicoanalitica, XVIII, 1, 43-76 (2008)
“Who defends himself from what?”: towards a reformulation of the concept of defence”, Intern. Forum of Psych, 16, 3, 140-151 (2007)
“Paradossi, strani anelli e teoria generale della terapia”, Psicoterapia, 32-33, 269-272 (2006)
Il flogisto e la “cosa” transferale, Internet Ed. www.psychomedia.it/pm/indther/psan/scano.htm (2006)
L’interazione come oggetto formale della psicoanalisi, Internet Ed. www.psychomedia.it/pm/indther/psanndx1.htm (2006)
Psicoterapia psicoanalitica: verso una definizione operativa, in Scano G.P., Mastroianni A., Cadeddu G. (1995)
Psicoterapia psicoanalitica: verso una rifondazione, FrancoAngeli, Milano (1995)
Il metodo della psicoterapia psicoanalitica, ivi (1995)
Transfert o relazione? Note critiche sul concetto di transfert, ivi (1995)
Quale teoria per la psicoterapia psicoanalitica? (con G. Cadeddu) ivi (1995)
Il soggetto psicoanalitico, Tyrus, Terni (con G. Cadeddu) (1987)
Il Super-io tra sessualità e socialità, Città Nuova, Roma (1982)

GIAN PAOLO SCANO è nato a Villamar, in Sardegna, ma vive e lavora a Roma come terapista e supervisore. Ha conseguito la laurea in psicologia alla Sapienza, nel 1977, con una tesi, poi pubblicata, sulla genesi e sviluppo del concetto di Super-io. L’esercizio del metodo storico-critico, esteso successivamente al narcisismo e al concetto di Io, gli consentì di accettare senza riserve, tra i primi in Italia, l’esito dell’impresa rapaportiana, conclusa negli anni settanta con l’imprevista falsificazione della teoria economico-dinamica e di misurarsi, dunque, con il problema della necessaria riformulazione della teoria generale. Fu, quindi, tra i fondatori della SIPRe, che si riproponeva di abbandonare la “mente isolata” dell’apparato freudiano e di privilegiare l’interazione, la narrazione e la relazione tra menti. Alla SIPRe e successivamente alla SITPA di Brescia tenne il corso teorico di base sullo sviluppo della teoria freudiana sino al 1992, quando, cominciò a costruire e proporre, sviluppandolo progressivamente sino al 2012, un corso quadriennale sulla teoria dell’interazione terapeutica. Il corso si avvaleva delle acquisizioni del “Laboratorio teorico-clinico”, che guidò per due decenni (1992-2012), lavorando sui temi storico-critici, epistemologici, teorici e clinici essenziali per la riformulazione della teoria in termini di soggettività e intersoggettività.. Tali studi confluirono poi nel saggio “La mente del corpo. Intenzionalità e inconscio della coscienza” (2015), in cui converge e si riassume la sua ricerca più che trentennale. Attualmente dirige a Verona un seminario permanente, che, raccogliendo gli esiti del lavoro del Laboratorio, guarda più direttamente allo studio delle necessarie modificazioni nella clinica e nella tecnica richieste dall’attuale paesaggio epistemologico, filosofico e neuroscientifico.

Chi è Gian Paolo Scano?